Lavoro: Crescita occupazionale a rilento (+1%) nel 2007
La Calabria ha fatto peggio del 2006, segnale preoccupante.
Nel 2007 l'occupazione in Italia e' aumentata dell'1% rispetto al 2006, ma e' allarme nel Mezzogiorno: poco piu' di 6 mila e 500 occupati sia nel 2006 che nel 2007, a fronte di una crescita dell'1% nelle regioni settentrionali e del 2,5% nelle regioni centrali. E' quanto emerge da uno studio della Uil sul mercato del lavoro. Diminuiscono gli occupati nell'agricoltura (-5,9%), mentre cresce nel settore industriale (+1,1%) e in quello dei servizi (+1,4%). Nello specifico, sono 8 le Regioni in cui l'occupazione e' stata, nel 2007, al di sopra della media nazionale: si tratta del Lazio (+4,4%), dell'Umbria (+3,4%), del Molise (+2,5%), della Puglia (+2,2%), della Liguria e della Valle d'Aosta (1,9%), dell'Emilia Romagna e della Provincia Autonoma di Trento (+1,8%).
In linea con l'aumento nazionale le Marche (+1%).
In linea con l'aumento nazionale le Marche (+1%).
Drammatica, invece, la situazione in 4 regioni del Sud, dove l'occupazione e' diminuita rispetto all'anno precedente: Calabria (-2%), Basilicata (-1%), Sicilia (-0,9%) e in Campania (-0,7%).
Segnali negativi arrivano da 14 province del Centro Nord, con particolare riferimento ad Alessandria, che ha subito una perdita occupazionale di oltre 21 mila unita', preceduta da Napoli (-9.991), Reggio Calabria (-6.538), Siracusa (-5930), Bologna (-5183), Lucca (-4.808), Trapani (-4.746), Caserta (-4,598), Livorno (-3.413).
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