CASSAZIONE: i lavoratori precari dei Call Center vanno assunti
Chi lavora in un call center con l'osservanza di un orario di lavoro e utilizza strumenti e ambienti messi a disposizione dal datore ha diritto ad un contratto stabile.
Chi lavora in un call center con l'osservanza di un orario di lavoro e utilizza strumenti e ambienti messi a disposizione dal datore ha diritto ad un contratto stabile.

Per la Suprema Corte (sentenza n. 9812) l'elemento che ha portato alla sentenza definitiva è la differenza tra il rapporto di lavoro autonomo e il rapporto di lavoro subordinato, in quanto il secondo ha come elemento la subordinazione al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro. I giudici infatti hanno ritenuto sussistente la subordinazione per il fatto che i lavoratori erano tenuti tutti ad osservare un orario, dovevano giustificare le assenze e si avvalevano di attrezzature e materiali forniti dalla società e dovevano attenersi alle direttive del datore di lavoro.
Queste circostanze sono state ritenute motivate dalla Corte e non suscettibile di riesame in sede di leggittimità.
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