mercoledì 16 aprile 2008

Sicurezza del Lavoro in Calabria

L'edilizia è il settore che fa crescere la Calabria....ma gli enti che controllano questo settore scalpitano!
L'Inail denuncia le violazioni nei cantieri sulla sicurezza, l'Inps denuncia il lavoro nero e l'evasione dei contributi da parte delle aziende, ne deriva che la Calabria è ai primi posti in Italia per le violazioni nei cantieri.
Analizziamo i fatti nel dettaglio: sui dati forniti dai sindacati e dall'Ispettorato del lavoro più di 15.000 aziende calabresi sono state ispezionate nel corso del 2007 e ben 10.069 sono risultate irregolari. Se si passa ad analizzare la situazione dei cantieri, le imprese controllate sono state 1.760 e le violazioni riscontrate in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro 2.370. Come se non bastasse il dato si fa più critico quando si parla dei lavoratori. Da un sondaggio dell'Inail circa 3.684 sono stati considerati non in regola mentre 2.883 totalmente in nero.
Tuttavia, pur essendo migliorata la situazione degli infortuni sul lavoro il problema persiste. E' cosa comune vedere operai che preferiscono lavorare con il casco di protezione legato alla cintura (e non la cintura di protezione) o impalcature non a norma.
Tutto questo e altro ancora è amplificato dall'abusivismo e dalle varie violazioni amministrative sulle leggi in materia del lavoro che hanno prodotto sanzioni per un ammontare di 6 milioni e 364 mila euro.
Questi sono i numeri della nostra regione, che viene sminuita ancor più agli occhi della nazione a causa della presunzione dei capi e l'"ignoranza" dei lavoratori, incapaci quest'ultimi di far valere i propri diritti per paura di perdere il posto di lavoro.
Maggiore controllo da parte degli enti preposti e sanzioni dure per chi non osserva la legge oltre ad una grande dose di cultura e formazione per operai e datori di lavoro, di questo abbiamo bisogno per capovolgere il trend negativo che ad oggi ci contraddistingue.

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