mercoledì 14 maggio 2008


Cassazione: chi fa uso non sporadico di stupefacenti anche fuori dal lavoro può essere licenziato

La condizione di intossicazione e di dipendenza conseguente all'uso, non sporadico, di sostanze stupefacenti può legittimare il licenziamento del lavoratore, anche se l'assunzione avvenga al di fuori dell'orario e del luogo di lavoro. (Corte di appello di Brescia 1 dicembre 2007)

La Corte di appello di Brescia, all'esito di una lunga vicenda giudiziaria, ha confermato la legittimità del licenziamento di un lavoratore che aveva patteggiato una condanna penale per detenzione di hashish (gr 47), di eroina (gr 2,5) e di due pastiglie di ecstasy.Secondo la Corte, l'uso di stupefacenti da parte del dipendente può essere irrilevante sotto il profilo del rapporto di lavoro solo nel caso in cui tale assunzione incida unicamente sulla vita personale del lavoratore e, quindi, avvenga al di fuori del luogo di lavoro e/o comunque non in concomitanza con la prestazione lavorativa e sempre chè si tratti di uso (per quantità e qualità delle sostanze stupefacenti) tale da non determinare uno stato di intossicazione e di dipendenza che possa influire direttamente o indirettamente sulla prestazione lavorativa. Nel caso esaminato, la detenzione di quantità notevoli di sostanze stupefacenti, nonchè pesanti (come l'eroina), che generano dipendenza e intossicazione, è stata ritenuta incompatibile con prestazioni lavorative che comportavano il pieno controllo delle facoltà mentali. Conseguentemente, il licenziamento è stato ritenuto legittimo.

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