giovedì 12 giugno 2008


Sicurezza sul lavoro: inutile inasprire le sanzioni, bisogna insistere sulla Formazione

All’indomani della tragedia dei sei operai di Mineo (CT) si ritorna sul problema delle morti bianche. Si riaprono i dibattiti, si riuniscono Commissioni e si continua a discutere su ulteriori rimedi immediati per non dover assistere inermi a queste tragedie. La semplificazione della sicurezza sembra il primo scoglio da superare è questo quello che viene analizzato da un indagine Cineas, consorzio universitario noprofit, dove viene evidenziato che nelle aziende l’errore umano rimane la causa di maggiore frequenza. Nell’indagine proposta, sono state intervistate 400 aziende, oltre il 50% ha risposto che inasprire le sanzioni alle aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza dei posti di lavoro è inefficiente; sono le aziende a capitale estero che hanno maggiore perplessità, sostenendo che le imprese, sulla base della sanzione sono più propense a produrre documentazione per dimostrare la loro innocenza più che ad attivarsi per evitare l’incidente. Bisogna far maturare la consapevolezza che nella pericolosità del rischio c’è una responsabilità individuale e collettiva. I morti sul lavoro non sono dovuti a fatalità e non sono neanche il tributo che bisogna pagare allo sviluppo, ma piuttosto sono il risultato di una scarsa valutazione del rischio. Allora servono formazione e cultura della sicurezza che ancora scarseggiano. I responsabili delle aziende chiedono meccanismi premianti che riducano in modo consistente gli incidenti sul lavoro. Un meccanismo simile a quello che regola il premio assicurativo Inail, uno sconto automatico in relazione all’andamento infortunistico e all’entità degli investimenti effettuati, da parte delle aziende, sulla sicurezza. L’obbiettivo deve essere quello di rendere il dipendente pronto alla giusta reazione difronte all’inatteso che porta a mantenere e acquisire comportamenti corretti. La formazione sarà l’evoluzione delle aziende, si dovrà investire molto, rendendo tutti partecipi e tutti responsabili del proprio lavoro e del lavoro altrui.

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